La redazione di ViaggioIn ha preparato una guida dettagliata su cosa vedere a Napoli che fa al caso vostro. Le cose da vedere a Napoli sono tante ed inaspettate, i vostri piani infatti possono cambiare continuamente alla vista di un palazzo, di una chiesa o di un cortile o di un vicolo.
“Napoli è una città che brulica di vita e di storia, ha avuto un passato grandioso e ha energie non solo per partecipare a un futuro, ma anche per precederlo“, le parole di Erri De Luca sono perfette per descrivere il capoluogo partenopeo. Prima di andare a vedere nel dettaglio la lista delle cose da non perdere a Napoli assolutamente vi vogliamo dare un consiglio spassionato: spogliatevi di tutti i pregiudizi e le paure, lasciateli a casa; il calore e l’affetto della città campana e del suo popolo non meritano di essere associati a stupidi stereotipi.
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Cosa vedere a Napoli? I 15 posti da vedere assolutamente
Scegliere cosa vedere a Napoli è praticamente impossibile. Stilarne una classifica, rischiando di fare torto a qualche bellezza altrettanto. La città ti rapisce con i suoi odori, i suoi sapori, le sue vedute, il suo folklore popolare e la sua storia. Fondata dai greci il 21 dicembre 475 a.C. la città partenopea è stata nel corso dei secoli capitale, in più occasioni, tra le più importanti e grandi d’Europa. Un passato importante che si riflette nel suo immenso patrimonio artistico culturale. Pensate che il centro storico partenopeo è stato dichiarato nel 1995 dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Napoli cosa vedere? Qui trovate i 15 posti che meritano di essere visti almeno una volta nella vita. A costo di tornarci più volte. Un elenco ideale per chi deve scegliere cosa vedere a Napoli in 3 o 5 giorni. Se, invece, cercate un itinerario di un giorno ne abbiamo creato uno ad hoc nel prossimo paragrafo. Per chi, invece, resta nel capoluogo campano qualche giorno in più trova altre attività o posti da visitare nei paragrafi che seguono.
1) Piazza del Plebiscito: La piazza per antonomasia. Si trova nel cuore della città, tra il lungomare e la storica via Toledo. Attorno alla piazza si affacciano edifici importanti: la Basilica di San Francesco di Paola, il Palazzo Reale, il Palazzo della Prefettura e il Palazzo Salerno.
2) SpaccaNapoli: è la via per eccellenza della città. È uno degli antichi decumani, rimasto ben inciso nel tessuto urbano della città. Per la precisione è il decumano inferiore, che prende nell’area centrale i nomi ufficiali di via Benedetto Croce e via Forcella. La strada va dai Quartieri Spagnoli a Forcella, tagliando in linea retta la città. Lungo il tragitto sono tanti i monumenti, le chiese e gli angoli da vedere. Fate attenzione anche ai muri: ad esempio a Forcella è possibile ammirare il fantastico San Gennaro realizzato dallo steet-artist Jorit. Camminando nel ventre della città è possibile toccare con mano la vera essenza di Napoli.
3) Cappella San Severo e Cristo Velato: nel vostro soggiorno partenopeo non può affatto mancare una visita alla Cappella San Severo, considerata il tempio artistico e scientifico del Principe di Sansevero, Raimondo di Sangro. La cappella ospita il famoso Cristo Velato. Un’autentica perla dell’arte barocca realizzata dal partenopeo Giuseppe Sanmartino nel 1753. Ricavata interamente da un unico blocco di marmo, l’opera rappresenta, in scala reale, il corpo di Gesù Cristo morto coperto da un velo, realizzato dallo stesso blocco. Un velo che lascia intravedere il volto ed il corpo del Cristo. Attorno a questo velo di marmo, che sembra trasparente, è nata una vera e propria leggenda. Si dice, infatti, che il principe alchimista abbia rivelato allo scultore una formula magica per cristallizzare il velo di marmo sul corpo del Cristo.
La Cappella Sansevero è situata nel cuore del centro antico di Napoli, alle spalle di piazza San Domenico Maggiore. La via esatta è la seguente: Via Francesco De Sanctis, 19/21. Noi di ViaggioIn consigliamo di prenotare i biglietti per Tour a piedi di Napoli con la Cappella Sansevero proposti dalla piattaforma Tiqets al costo di 39 euro. Cosa è incluso in questo pacchetto? Se siete interessati solo alla visita del museo Cappella San Severo vi rimandiamo al sito ufficiale dove è possibile prenotare online il giorno e l’orario di visita. N.B.: Al costo del biglietto sarà aggiunto un costo di prenotazione. Nel Museo Cappella Sansevero è vietato: toccare le opere d’arte, fotografare, effettuare videoregistrazioni, usare il telefono cellulare o altri dispositivi mobili, introdurre animali. Chiuso il martedì Come arrivare al Museo Cappella di San Severo? Di seguito i percorsi per chi viaggia in macchina e chi, invece, si trova a Piazza Garibaldi. Prendere l’uscita Porto. L’auto può essere depositata al parcheggio Brin. Prendere il bus 154 alla fermata posta su via Volta e scendere alla fermata ‘‘Marchese Campodisola’’. - Bus 151/tram 1 (o servizio 601 sostitutivo), scendere in via Nuova Marina (in corrispondenza dell’incrocio con via Porta di Massa) e proseguire a piedi per via Mezzocannone;Quali sono i biglietti per il Museo Cappella Sansevero?
ACQUISTA TOUR + VISITA AL CRISTO VELATO A 39 EUROGli orari del Museo Cappella San Severo sono i seguenti:
Tutti i giorni: 09:00 – 19:00
Sabato: 9:00 – 20:30 (da maggio a dicembre 2019)
Ultimo ingresso: 30 min. prima della chiusura.Per chi viaggia in autostrada:
In alternativa, giunti in piazza Garibaldi, l’auto può essere depositata al parcheggio in via Mancini.Da Piazza Garibaldi:
- Metro Linea 1 (scendere fermata Università o Dante);
- Metro Linea 2 (scendere fermata Cavour);
- Alibus fino piazza Municipio, e prendere Metro Linea 1 (scendere fermata Dante).
- A pochi passi da Piazza Garibaldi, su corso Umberto I:
Filobus 202 oppure bus R2 (scendere al corso Umberto, altezza via Tari).
Le informazioni sono state prese dal sito ufficiale del Museo.
4) Teatro San Carlo: Situato tra piazza Trieste e Trento e piazza del Plebiscito, è stato costruito nel 1737 per volontà del Re Carlo III di Borbone. Dichiarato dall’Unesco patrimonio mondiale dell’Umanità, è il teatro all’italiana più capiente della penisola, rientra a nostro avviso di diritto nell’elenco dei monumenti da visitare a Napoli.
Informazioni utili: le visite sono organizzate secondo turni giornalieri. L’accesso è consentito a 50 persone alla volta. Per visite in altra lingua straniera è necessario prenotare. Si può visitare anche il MeMus, Museo e Archivio Storico del San Carlo, acquistando un biglietto aggiuntivo.
Leggi anche la nostra guida su dove dormire a Napoli spendendo poco
5) Museo di Capodimonte: ubicato nella magnifica Reggia voluta Carlo di Borbone nel 1734 il Museo è stato inaugurato nel 1957 e ad oggi è uno dei 30 poli più visitati nel mondo. Le varie collezioni, tra cui quella Farnese, per un totale di circa 20.000 oggetti, sono distribuite su tre piani. Oltre alla bellezza dell’edificio e delle opere contenute, a Capodimonte è possibile anche passeggiare e godere dei 124 ettari del parco.
Informazioni utili: il Museo mette a disposizione una navetta, la Shuttle Capodimonte, che consente ai turisti di raggiungere il Museo e il Bosco agevolmente da Piazza Trieste e Trento in 22 minuti. È gratuito l’ingresso ogni prima domenica del mese.
6) Stazione metropolitana di Toledo: merita una menzione particolare in una guida su cosa vedere a Napoli una stazione della metro. Parliamo della fermata Toledo, gioiello firmato dall’architetto catalano Oscar Tusquets Blanca, che più volte è stata indicata come la stazione metro più bella d’Europa.
7) Maschio Angioino: il realtà il vero nome di questa fortezza è Castel Nuovo e rappresenta il simbolo del potere regale dei d’Angiò. Il castello ha cinque torri, ad ognuna delle quali è assegnato un nome. Tra le cose da vedere c’è l’Arco Trionfale che collega la Torre di Mezzo e la Torre di Guardia, realizzato in marmo con ricche decorazioni, rilievi e sculture. All’interno del castello sono ospitate la Sala dei Baroni, in cui si svolgono le riunioni del Consiglio Comunale, e il Museo Civico di Napoli.
8) Museo Archeologico Nazionale Napoli: inaugurato nel 1816 e ad oggi è uno dei più importanti nel mondo, se non il più importante per quanto concerne l’epoca romana. Il museo, ospitato all’interno del Palazzo degli Studi, è formato da tre sezioni principali: la collezione Farnese, le collezioni pompeiane (con reperti provenienti dall’area vesuviana), e la collezione egizia. Sempre nel MANN c’è la famosa sezione Gabinetto Segreto, che vede esposti reperti con natura unicamente a sfondo erotico.
9) Duomo e Museo del Tesoro di San Gennaro: ovviamente non possiamo escludere da questa lista di cosa vedere a Napoli una visita al patrone della città San Gennaro, o come lo chiamano i napoletani ‘Faccia Gialla‘. All’interno del Duomo, nella Reale cappella del Tesoro di san Gennaro, sono custodite le sue ossa e due antichissime ampolle contenenti il sangue del santo. Queste ampolle vengono esposte tre volte l’anno: il sabato precedente la prima domenica di maggio, il 19 settembre ed il 16 dicembre, giorni in cui si può assistere al miracolo del santo: la scioglimento, o per meglio dire liquefazione, del sangue. Non sempre il sangue si scioglie e quando non accade è considerato un cattivo presagio dalla popolazione partenopea.
Accanto al Duomo c’è il Museo, aperto al pubblico nel 2003, che è una minuziosa esibizione di tutto quello che riguarda la vita del santo: collezioni d’arte comprendenti gioielli, statue, busti, tessuti pregiati e dipinti di grande valore. I gioielli del Tesoro di San Gennaro sono delle opere di inestimabile valore realizzati dagli esperti orafi della Scuola Napoletana. Tra i pezzi più celebri che meritano di essere visti: la Collana di San Gennaro, risalente al 1679; la Mitra d’argento dorato, risalente al 1713; il Manto, coperto di pietre preziose e di smalti raffiguranti le insegne araldiche del casato; il Calice d’oro risalente al 1761.
10) Castello dell’Ovo: si tratta del più antico castello della città e sorge sull’isolotto di Megaride. Deve il suo nome ad un’antica leggenda secondo la quale il poeta latino Virgilio avrebbe nascosto un uovo magico nelle segrete del castello per far sì che non crollasse mai. Dalla terrazza più alta si può ammirare un incantevole panorama della città.
Informazioni utili: l’accesso è gratuito. Nei giorni feriali gli orari sono 9.00 – 18.30 mentre nei giorni festivi e la domenica la chiusura è alle 13.30.
11) La via dei presepi: non potevamo non citare la pittoresca strada partenopea che ospita le botteghe d’arte presepiale. Via San Gregorio Armeno si trova nel cuore dei Decumani. La tradizione artigianale in questa via affonda le sue origini nell’antichità poiché in epoca classica nella via c’era un tempio dedicato a Cerere Attica a cui gli abitanti offrivano statuine in terra cotta come ex voto. Passeggiare lungo via San Gregorio Armeno rientra tra le cose da fare a Napoli assolutamente.
12) Complesso di Santa Chiara: si tratta di un piccolo gioiello incastonato tra le vie del quartiere Spaccanapoli. La sua costruzione ebbe inizio nel 1310, per volontà del re Roberto d’Angiò e di sua moglie Sancia di Maiorca. Oltre alla Basilica il complesso comprende tre chiostri: quello delle Clarisse, quello dei Frati Minori e quello di Servizio, una vera oasi di pace. Il chiostro delle Clarisse è anche chiamato maiolicato composto da 66 archi a sesto acuto che poggiano su altrettanti pilastrini in piperno rivestiti da maioliche con scene vegetali. Un autentico splendore che merita di essere visto.
13) Napoli sotterranea: l’attuale città partenopea poggia su un’intricata rete di grotte, cunicoli e acquedotti, un mondo sotterraneo che si trova ad oltre quaranta metri di profondità. Bellezze indescrivibili e luoghi suggestivi tutti da scoprire. La gallerie sotterranee hanno una storia antichissima, le sue origini risalgono a 5000 anni fa: visitare Napoli Sotterranea significa fare un autentico viaggio nella storia. Le gallerie sottostanti sono state usate, nel corso dei secoli, in diversi modi. È un viaggio assolutamente da fare. Informazioni utili: l’ingresso è nel cuore del centro storico in Piazza San Gaetano n. 68. Le visite alla Napoli Sotterranea durano due ore e devono essere prenotate. Per questo vi consigliamo di prenotare subito la vostra visita a Napoli Sotterranea cliccando qui oppure nel banner sottostante.
14) Cimitero delle Fontanelle: parlavamo di una dimensione folkrostica, quasi pagana che anima la città. Ecco questo posto è un esempio. Il cimitero delle Fontanelle, chiamato così per la presenza in passato di fonti d’acqua, si trova nel quartiere Sanità. Il cimitero rimase abbandonato fino al 1872, quando Don Gaetano Barbati riuscì a rimettere in ordine le ossa nello stato in cui ancora oggi si vedono. Il luogo è noto perché si svolgeva il rito delle “anime pezzentelle“, ossia l’adozione e la cura da parte di un napoletano di un determinato cranio di un’anima abbandonata in cambio di protezione.
15) Vesuvio: chiudiamo questa lista di cosa vedere a Napoli assolutamente con il simbolo della città partenopea. Il vulcano ha una forma tronco-conica il cui punto più alto raggiunge i 1.277 m. L’eruzione più importante e tristemente famosa è quella del 79 d.C. che seppellì le città di Pompei, Oplonti, Ercolano e Stabia, e che fu seguita da diverse eruzioni nei secoli a venire. L’ultima avvenne in piena seconda guerra mondiale, nel 1944, che fece entrare il Vesuvio nell’attuale fase di “riposo attivo”. Per arrivare al cratere si deve prima giungere al Piazzale a quota 1000 metri da cui inizia l’itinerario.
Come raggiungere il Vesuvio da Napoli: | |
Circumvesuviana | Dalla Stazione Centrale prendere uno dei treni Napoli-Sorrento e scendere a Ercolano Scavi o Pompei Villa dei Misteri. Dalla fermata Ercolano si possono prendere bus privati o taxi mentre dalla fermata Pompei partono le navette turistiche Tramvia Vesuvio, nel piazzale di fronte alla stazione. |
Treno | Dalla Stazione di Piazza Garibaldi prendere il treno di Trenitalia diretto a Salerno e scendere alla fermata Portici-Ercolano. Da qui, raggiungere la pensilina ANM “Gianturco-San Pasquale”, prendere la linea 5 e scendere alla fermata “Vesuvio”. Proseguire a piedi. |
Autobus | A Piazza Piedigrotta ci sono i bus EAV EAV Napoli-Vesuvio che portano direttamente al piazzale a quota 1000 metri dove poi si arriva al Gran Cono. |
Monumenti da visitare a Napoli: elenco rapido
Nella nostra guida ci sono tanti posti di Napoli da visitare, come ad esempio la caratteristica via dei Presepi oppure la storica SpaccaNapoli, ma per chi è interessato solo ai monumenti del capoluogo campano eccovi una lista con tutti i principali monumenti da non perdere di Napoli:
- Il Cristo Velato (Cappella San Severo)
- Maschio Angioino
- Duomo di Napoli
- Fontana del Gigante
- Castello dell’Ovo
- Teatro San Carlo
Quanti giorni servono per visitare Napoli?
Abbiamo elencato ben 15 cose da vedere a Napoli assolutamente, ma sorge la domanda legittima, di quanto tempo c’è bisogno? In molti sul web infatti cercano cosa vedere a Napoli in un giorno, oppure Napoli cosa vedere in 3 giorni. Noi di ViaggioIn prima di andare ad elencarvi i vari itinerari per le brevi vacanze nel capoluogo campano vogliamo dirvi che per poterla vivere e visitare in lungo ed in largo senza patemi e fretta ci vuole una settimana, anche perché come vedremo più avanti sarebbe un peccato fare un soggiorno così lungo nella città partenopea senza visitare i vari dintorni.
Cosa vedere a Napoli in un giorno: se avete solo un giorno a disposizione per vedere la città partenopea noi vi abbiamo preparato un itinerario che si può fare anche a piedi visto che abbiamo pensato ad un percorso lineare di soli 10 chilometri (a questo link il percorso creato con Google Maps esclusivamente per voi). Il punto di partenza è la Cattedrale dedicata a San Gennaro come potete vedere dalla mappa sottostante il punto di arrivo, invece, è il famoso lungomare Caracciolo. Le tappe fondamentali del nostro ‘cosa vedere a Napoli in un giorno’ sono:
- Spaccanapoli (percorsa al contrario, dunque da Via Giudecca Vecchia fino a Via Pasquale Scura)
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- Maschio Angioino
- Piazza del Plebiscito
- Teatro San Carlo
- Castello dell’Ovo
Napoli cosa vedere in tre giorni: Se il vostro soggiorno nel capoluogo partenopeo è di almeno 3 giorni, invece, non può mancare una visita organizzata al Vesuvio. Altra visita da mettere in programma è Napoli Sotterranea, un tour che dura più di 2 ore. Dobbiamo anche citare il Bosco di Capodimonte, ideale per trascorre almeno mezza giornata all’insegna del relax. Se la vacanza sarà almeno di una settimana sono doverose delle tappe nei dintorni di Napoli che approfondiremo nei paragrafi che seguono. Prima vogliamo mettervi in evidenza i migliori tour giornalieri della città partenopea:
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I luoghi da visitare a Napoli a 49 euro con la Naples Pass
Come abbiamo visto sono numerose le cose da visitare a Napoli e molte sono anche a pagamento. A tal proposito vi vogliamo suggerire l’acquisto della Naples Pass, una carta fornita dalla piattaforma Civitatis che consente di visitare almeno 3 attrazioni e di viaggiare su tutta la rete di trasporti risparmiando così un bel po’ di soldi. Ma come funziona? Ci sono 2 tipologie di Naples Pass che vi spieghiamo subito:
- 3 giorni Musei + Trasporto: in questo caso, avrete accesso gratuito a tre musei di Napoli e uno sconto del 50% sul resto delle visite. Include anche l’uso gratuito dei mezzi di tutta la rete trasporti della regione Campania.
- Tessera turistica di 7 giorni: Acquistando la Naples Pass da 7 giorni, potrete accedere gratuitamente a 5 attrazioni o musei e usufruirete di uno sconto fino al 50% nelle visite restanti, come la Basilica Di San Lorenzo Maggiore, la Galleria Borbonica, La Real Fabbrica della Porcellana di Capodimonte o una passeggiata di un’ora in bici elettrica. Quali sono i musei che rientrano nella Naples Pass? Leggili cliccando qui.
Cosa vedere a Napoli e dintorni: Pompei, la Reggia di Caserta e Capri
Come abbiamo visto le cose da visitare a Napoli sono tantissime che forse nemmeno la settimana consigliata è sufficiente. Ma non è finita qui perché nei dintorni della città e più in generale nella regione Campania sono tantissime le attività e le cose da vedere, con meraviglie come l’isola di Capri, gli scavi di Pompei e la monumentale Reggia di Caserta, la più bella d’Italia. E allora senza perdere tempo segnatevi anche le cose da vedere nei dintorni del capoluogo campano:
Campi Flegrei: significa letteralmente “Campi Ardenti”. È il nome che gli antichi diedero a quest’area totalmente di origine vulcanica che oggi ingloba i comuni di Pozzuoli, Quarto, Bacoli e Monte di Procida, che si trovano nell’hinterland partenopeo. Sono tantissime le attività che si possono fare ed i suggestivi tesori da ammirare:
- Pozzuoli: è il comune più grande dell’area. è caratterizzato da un centro storico di stile seicentesco davvero suggestivo. Qui è possibili vedere l’Anfiteatro Flavio che risale al I secolo d.C. Si tratta del terzo anfiteatro romano più grande d’Italia, la costruzione è stata attribuita agli stessi architetti del Colosseo di Roma. Sempre a Pozzuoli è possibile ammirare il Tempio di Serapide ed il Lago d’Averno.
- Parco Archeologico di Cuma: La città di Cuma è la più antica colonia greca d’Occidente. Il Parco Archeologico comprende il famoso Antro della Sibilla. Inoltre, si trovano anche i grandi templi dedicati ad Apollo e di Giove, trasformati in chiese nel Medioevo; conservano testimonianze greche, sannitiche, romane e paleocristiane.
- Baia: è una località termale rinomata e bellissima, sede dello splendido Castello Aragonese e del Museo Archeologico. C’è anche una Baia sommersa. È possibile da visitare con un giro in barca con fondo di vetro, tramite snorkeling a pelo d’acqua o immersione con le bombole.
- Casina Vanvitelliana: è una piccola villetta che sorge su un piccolo isolotto nel mezzo del lago Fusaro a Bacoli. Fu voluta dai Borbone che, in questa zona, avevano la loro area di caccia e necessitavano di un villino dove ristorarsi durante le uscite.
- Piscina Mirabilis: è un monumento archeologico romano che si trova nel comune di Bacoli. Si tratta della più grande cisterna nota mai costruita dagli antichi romani, ed aveva la funzione di approvvigionare di acqua le numerose navi appartenenti alla Marina militare romana.
Pompei: meriterebbe un articolo a parte perché è un’autentica meraviglia. Si trova a 25 km da Napoli ed è noto al mondo come il posto in cui gli eventi naturali hanno fermato il tempo: è possibile vedere i resti di una culla di civiltà e splendore, che fu sommersa il 24 Agosto del 79 d.C. dalla disastrosa eruzione del Vesuvio. Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 1997, Pompei ha origini antiche quasi quanto Roma. Sono tantissime le cose da vedere a Pompei, in questo paragrafo vi indichiamo quelle che riteniamo più importanti.
- Parco Archeologico di Pompei: Gli scavi si estendono per circa 440.000 metri quadrati: parliamo di un’intera città sepolta. All’interno del Parco Archeologico vi consigliamo di vedere assolutamente: l’Anfiteatro, l’Orto dei Fuggiaschi, il Lupanare, templi di Giove e Apollo e la casa del Fauno.
Informazioni utili: è accessibile tutto l’anno (tranne il 1° gennaio, il 1° maggio e Natale) con ingressi fino alle 18 e alle 15.30. Il consiglio di ViaggioIn è di acquistare attraverso il nostro link i biglietti salta coda online a 18,90 €.
- Villa dei Misteri: fa parte degli scavi ma si trova leggermente fuori. Il nostro consiglio è quello di visitarla. Al suo interno erano ospitate terme, giardini pensili oltre a sale, cucine, camere da letto e cantine. È così chiamata per una delle due sale, per l’appunto la Sala dei Misteri, che affacciava sul Mare, nella quale è stato ritrovato un ciclo pittorico raffigurante un rito mistero.
Ischia, Capri e Procida: non può essere una guida su cosa vedere a Napoli se non sono citate le splendide isole incastonate nel Golfo. Procida, Ischia e Capri sono molto diverse tra di loro ma sono accumunate da una bellezza a dir poco abbacinante:
- Ischia: la più grande e sviluppata delle isole presenti nel Golfo è definita anche l’isola verde. Grazie alla sua natura vulcanica è ricca di complessi termali: 29 bacini e centinaia di sorgenti d’acqua naturali. Viene definita anche il più grande centro termale d’Europa.
- Capri: se Ischia è la più grande, Capri è senza dubbio la Regina delle isole Flegree. La storia dell’isola è davvero affascinante: la sua gloria crebbe a dismisura durante l’Impero Romano quando divenne dimora per eccellenza di imperatori e personaggi di spicco. Il cuore dell’isola è la famosa Piazzetta, Piazza Umberto I, centro della vita mondana. Simbolo dell’Isolam invece, sono i Faraglioni, raggiungibili solo in barca. Il picco più vicino alla terraferma è chiamato Saetta, il secondo Stella e l’ultimo Scopolo. Tra i faraglioni è presente la celebre Grotta Azzurra. Nota si dai tempi dell’Imperatore Tiberio, che si fece costruire un passaggio dalla sua villa alla Grotta per fare il bagno, deve il suo nome al magnifico colore del mare che si tinge di blu elettrico grazie alla presenza di una grotta sotterranea che filtra la luce del sole. Informazioni utili: ovviamente vi consigliamo di visitare la Grotta Azzurra. L’ingresso avviene con delle piccole barche che ospitano al massimo quattro persone. L’ingresso è alto soltanto un metro e per questo ci si deve sdraiare sul fondo della barca mentre il barcaiolo afferra la catena ancorata alla parete di roccia e si lascia scivolare nell’antro. Il giro dura circa 5 minuti ed è vietato entrare a nuoto e tuffarsi.
- Procida: è l’isola più piccola del Golfo, anch’essa di origine vulcanica, geologicamente fa parte della zona dei Campi Flegrei. Comprende anche l’isola di Vivara con la quale è collegata attraverso un ponte. L’isola è ripartita in 9 contrade, definite gancìe. Le zone più affascinanti sono Marina Grande, Marina Corricella e Marina di Chiaiolella.
Reggia di Caserta: A circa 35 km di distanza da Napoli si trova il palazzo reale più grande del mondo, la famosa Reggia iscritta dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità nel 1997. La costruzione venne commissionata nel 1752 dal re di Napoli Carlo di Borbone all’architetto Luigi Vanvitelli che morì prima di completarla. L’opera, realizzata in 22 anni, fu portata a termine dal figlio dell’architetto, Carlo.
L’intero parco si estende su 120 ettari, mentre il palazzo occupa un’area di 47.000 mq, è lungo 249 metri e alto 37,83, contiene 1.200 stanze e 1.742 finestre. Il palazzo ha una forma rettangolare con cinque piani, e già dal momento in cui si entra nelle sue vastità, si è colpiti dalla preziosa quinta di un’immensa scala con marmi bianchi. Dopo aver visitato l’interno della Reggia di Caserta da non perdere è il suo immenso parco. Al suo interno si trovano con un giardino all’italiana ed uno all’inglese (il primo geometrico ed elegante, il secondo simula un ambiente più naturale). Da ammirare anche le famose fontane della Reggia: Fontana di Cerere, Fontana dei 3 Delfini, con un’enorme vasca di 470 metri, la Fontana di Eolo, la Fontana di Venere e Adone e la Fontana di Diana e Atteone.
Informazioni utili: Per visitare la Reggia è fondamentale avere un intero giorno a disposizione. Ogni giorno sono tantissimi i turisti che la visitano per questo un consiglio spassionato è quello di acquistare i biglietti salta fila della Reggia di Caserta a 17 € (giusto qualche euro in più rispetto al prezzo ordinario) per evitare code lunghe un paio di ore.
Abbiamo iniziato con una citazione, chiudiamo questa lunga guida sulle cose da visitare a Napoli con un’altra. Questa volta prendiamo in prestito le parole dello scrittore francese Stendhal dedicate al capoluogo campano prima di lasciarlo:
Parto. Non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell’universo.