La pandemia di Covid-19 ha stravolto il nostro modo di vivere col turismo che è certamente uno dei settori più danneggiati. Sia gli operatori che gli amanti dei viaggi si sono dovuti arrendere davanti al dilagare del Coronavirus, ma adesso qualche luce è visibile in fondo al tunnel, con le riaperture globali che sono vicine. Crescono dunque le domande legate agli spostamenti e alle vacanze per i prossimi mesi, con l’elenco sottostante che è anche un sommario della nostra guida su come viaggiare sicuri in tempo di Covid. Ecco quali notizie sono maggiormente inseguite:
- Come viaggiare sicuri in tempo di Covid?
- I viaggi all’estero col nuovo dpcm sono consentiti?
- Cosa devo fare in partenza e al rientro in Italia dall’estero?
- Quali sono i paesi Covid-free?
- Dove è più facile viaggiare sicuri?
- Cos’è il Green Pass e come ottenerlo?
Noi di ViaggioIn abbiamo cercato di rispondere a tutte le questioni con questo articolo, tenendolo aggiornato in base alle novità che man mano si susseguiranno col miglioramento della pandemia di Covid-19 in atto. Intanto vi lasciamo il rimando alla piattaforma Civitatis da cui poter prenotare la vostra esperienza imperdibile in luoghi dove si può viaggiare, sempre in base ad elevati standard di sicurezza:
Viaggi Covid turistici: come prepararli e dove andare
Innanzitutto va detto che, negli ultimi tempi, tutti i paesi si stanno organizzando per rilanciare i rispettivi settori turistici, aprendo all’entrata degli stranieri ed essendo più permissivi verso i propri concittadini. In base al dpcm di fine marzo si può lasciare l’Italia, a patto di rispettare delle norme ancora rigide al rientro.
Ovunque vorrete andare, viaggiare come prima della pandemia è ancora impossibile. Ci sono tuttavia delle località, e degli interi paesi Covid-free o quasi, che si stanno già attrezzando per riceve i turisti per le vacanze estive. Nella maggior parte dei casi, in entrata verso un paese straniero, e al rientro in Italia dall’estero, saranno richiesti alcuni documenti che attestino la presunta buona salute.
Per evitare brutte sorprese, e godersi un vero viaggio dopo oltre un anno, al netto delle restrizioni ancora da seguire, questi sono i 5 passi da compiere:
- Scegliere una metà che consenta i viaggi per turismo in tempo di Covid. Possibilmente una che assicuri una situazione igienico-sanitaria sicura per livello di pandemia.
- Capire se ci sono requisiti o documenti necessari per entrare nel paese in cui si è scelto di soggiornare (esito tampone, referti di vaccini o di avvenuta guarigione, ecc.).
- Informarsi circa la quarantena obbligatoria nei paesi di viaggio, e anche in quella al rientro in Italia in base alla località di soggiorno, calcolando bene il numero di giorni di assenza dal lavoro o da scuola.
- preferire le prenotazioni con cancellazione gratuita, o stipulando una polizza, al fine di evitare di buttare soldi nel caso in cui il viaggio saltasse per cause di forza maggiore.
- Prestare la massima attenzione prima, durante e dopo il viaggio, rispettando sempre le basilari norme igienico-sanitarie ormai note a tutti: utilizzo della mascherina, del distanziamento sociale, dell’igiene frequente di mani e occhi.
Green Pass: cos’è e come ottenerlo
Detto delle regole per viaggiare sicuri più generali, entriamo nello specifico dei requisiti per poter compiere una vacanza nel 2021. L’Europa si sta attrezzando per il rilascio nelle prossime settimane del Green Pass Europe, una sorta di passaporto sanitario relativo al Covid-19 con cui ogni frontiera/dogana ricevente potrà facilmente controllare lo status del viaggiatore in entrata.
Cosa ci sarà scritto nel Green Pass Europe? È ancora presto per dirlo, visto che l’equipe che ne sta studiando la natura vuole capire come presentarlo senza che nessuna categoria o fascia venga discriminata. In base alle notizie sul Green Pass che circolano dovrebbero essere tre le voci che sicuramente non mancheranno:
- Certificato di avvenuta vaccinazione
- Referto di un tampone entro tot giorni dalla partenza (ancora non chiaro se basti il rapido o serva il molecolare)
- Status di malattia già avuta e superata entro un lasso di tempo da definire (questo perché la carica di anticorpi potrebbe perdere effetto in base alla distanza temporale)
Per ottenere il Green Pass cartaceo potrebbe bastare una richiesta bollata, mentre sarebbe più semplice reperirlo tramite un’applicazione dedicata e sviluppata internazionalmente. Decisamente fuori discussione risulta, ad oggi, l’invio del documento cartaceo a tutti i cittadini dell’Unione Europea.
Quali sono i luoghi dove si può viaggiare?
Bisogna innanzitutto dire che, per motivi urgenti, di lavoro, ricongiungimenti, rientro alla propria residenza e similari, si è sempre potuto viaggiare. In questo paragrafo a noi interessa però focalizzarci sui viaggi in tempo di Covid-19 turistici, quelli che solitamente definiamo vacanze.
In questo momento, attuando delle quarantene obbligatorie o presentando determinati documenti, molti paesi stanno riaprendo agli stranieri. Questo significa che, avendo parecchio tempo a disposizione o mettendo in conto di dover sbrigare alcune pratiche burocratiche, si sta per ricominciare a viaggiare per turismo.
È nostra intenzione presentarvi un elenco di luoghi in cui si può viaggiare in base a decisioni ufficiali arrivati dai governi. Vista la ripresa, e i continui cambiamenti delle leggi vigenti in ciascun posto, aggiorneremo di continuo questa lista dei paesi dove i viaggi sono consentiti:
- Unione Europea: in base alle decisioni di molti governi, i viaggi per turismo nei Paesi dell’Elenco C, quelli dell’area Schenghen, sono contentiti. Ci sono tuttavia ancora alcune nazioni che impongono delle restrizioni supplementari, vietando l’ingresso agli stranieri (come vedremo dopo).
- Australia, Nuova Zelanda, Corea, Singapore, Ruanda, Thailandia (Paesi dell’Elenco D): i viaggi per turismo sono consentiti, ma al rientro le restrizioni sono maggiori in tutti gli stati dell’Unione rispetto ai paesi dell’elenco C.
- Resto del Mondo (Paesi dell’Elenco E): sono consentiti solo i viaggi urgenti e per comprovati motivi di salute, lavoro e studio. Quindi, di fatto, sono esclusi ancora molti luoghi dove non si può viaggiare per turismo.
In base all’elenco in cui sono inseriti, ci si dovrà comportare diversamente al rientro in Italia dall’estero. L’ordinanza vigente firmata dal Ministro della Salute Speranza ha stabilito che al rientro da:
- Paesi dell’Area C: gli italiani dovranno osservare un periodo di quarantena obbligatoria di 5 giorni, più un tampone negativo, anche rapido, al termine dell’isolamento fiduciario.
- Paesi dell’Area D e E: tutti gli italiani dovranno mettersi in isolamento per 14 giorni, sempre garantendo un test negativo per dichiarare sciolta la quarantena.
In quali paesi non si può ancora viaggiare?
Se fin qui abbiamo parlato dei paesi raggiungibili dall’Italia, va considerato che molti luoghi respingono gli italiani e quindi sono ad oggi irraggiungibili nonostante la nostra giurisdizione consenta un viaggio verso di essi. Queste sono le restrizioni principali e maggiormente selettive:
- USA: non accettano turisti che abbiano soggiornato nei 14 giorni precedenti al viaggio nell’area Schenghen, in Cina, in Sud Africa, in Iran, nel Regno Unito e in Brasile.
- Portogallo: non accetta turisti stranieri che provengano da un paese in cui l’incidenza del contagio sia superiore a 500 casi ogni 100mila abitanti.
- Australia e Nuova Zelanda: visti i numeri bassissimi dei contagi, raggiunti con norme davvero ferree e durature, è assolutamente vietato l’ingresso ai turisti non residenti nei due paesi.
Esistono i paesi Covid free? Differenza tra realtà e propaganda
Una domanda che molti di noi si stanno ponendo, immaginando il nostro prossimo viaggio Covid free, è “posso viaggiare in un paese senza Covid?“. Una risposta affermativa è lungi dall’essere corretta per un semplice motivo: viviamo una pandemia, quindi un fenomeno mondiale, e nessun luogo può dunque dirsi esente al 100% dal pericolo di contagio.
Eppure dall’inizio di questo lungo periodo esistono delle nazioni che non hai mai dichiarato alcun caso di contagio nei propri confini. La comunità scientifica, in particolar modo l’OMS, si ritiene scettica almeno su un paio di casi, Turkmenistan e Corea del Nord, visti i sistemi politici propagandistici vigenti nelle due realtà.
Per quanto riguarda altre località, la possibilità che ci siano stati effettivamente contagi zero è possibile in virtù della localizzazione sfavorevole, degli scarsi contatti col resto del mondo civilizzato, della scarsezza di popolazione. Parliamo infatti di soli arcipelaghi oceanici sperduti nell’Oceano Pacifico. Otto stati, che fanno arrivare il totale a 10, che sono: Isole Cook, Niue, Narau, Tuvalu, Pitcairn, Okelau, Kiribati e Palau.
Capite bene che, qualsiasi tra questi pochi paesi nominati non rispecchi la destinazione ideale per un viaggio comodo, sereno e da definirsi vacanza spensierata ed imperdibile. Ci sono però altre mete che, ad oggi possono ritenersi luoghi in cui viaggiare sicuri anche col Covid. Sono tutti quei paesi virtuosi che, per un motivo per l’altro, hanno gestito al meglio la pandemia da Coronavirus. Qui sotto vi lasciamo un elenco di paesi in cui viaggiare sicuri coi rispettivi motivi di fianco:
- Islanda: l’isola atlantica ha bloccato subito i collegamenti col continente ed è stato uno dei primi paesi a pretendere la quarantena obbligatoria per tutti coloro che arrivavano nel paese.
- Israele: il paese mediorientale è il simbolo della campagna vaccinale a livello mondiale. Il 100% della sua popolazione ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino.
- Emirati Arabi: godendo dell’appoggio dei sieri cinesi e russi, a Dubai ci si appresta a vivere una stagione estiva di fuoco. Riuscendo ad arrivarci, è possibile a chiunque pagare ed ottenere il vaccino anti-Covid. La percentuale di popolazione vaccinata è già superiore all’85%.
Si può andare in Crociera? Qual è il mezzo più sicuro?
Entrambe le domande su un aspetto importante, ovvero con quale mezzo viaggiare col Covid, sono pertinenti al tema della ripresa del turismo. Nella fase iniziale della pandemia dei grossi focolai scoppiarono proprio nelle grandi navi da crociera, ma adesso la situazione sarebbe diversa. Il controllo è massimo in fase di imbarco e le escursioni a terra sarebbero monitorate e limitate solo a location rigorosamente covid free.
Si può andare in crociera quindi, anche secondo gli ultimi dpcm del governo italiano. Il problema riguarda la disponibilità di questi viaggi dato che le compagnie si stanno adeguando solo ora ai rigidi protocolli anti-Covid e riprenderanno a pieno regime solo sul finire della primavera/inizio estate.
Le regole basilari da cui non si può attualmente prescindere se si vuole viaggiare in crociera col Covid in Italia sono le seguenti:
- Chi si imbarca in Italia deve presentare un tampone fatto entro 96 dalla partenza.
- Chi arriva in Italia dall’estero deve essere munito di un tampone fatto entro 48 ore dalla partenza originaria.
Insomma, adesso non ci resta che aspettare e confidare in un miglioramento delle condizioni della pandemia in ogni parte del mondo per poter tornare a coltivare il nostro sogno: girare il globo scoprendone tutte le meraviglie, blasonate o nascoste che siano!